Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17942 del 29 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17942PEN

Massima

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La circostanza attenuante della provocazione di cui all'art. 62, n. 2, c.p. può essere riconosciuta quando il fatto ingiusto altrui, pur non essendo necessariamente proporzionato al reato commesso, sia tuttavia idoneo a determinare uno stato d'ira o comunque un nesso causale tra il fatto ingiusto e la reazione criminosa, purché la sproporzione tra i due comportamenti non sia talmente grave e macroscopica da escludere tali elementi. Il giudice deve pertanto valutare attentamente le modalità e la gravità del comportamento della persona offesa, confrontandole con la successiva condotta violenta dell'imputato, al fine di accertare l'esistenza di un possibile rapporto di causalità psicologica tra i due eventi e lo stato d'ira del prevenuto, senza che sia necessaria una rigida proporzione tra le condotte. Diversamente, l'assoluta sproporzione tra i due comportamenti potrebbe far ritenere che la reazione criminosa sia stata determinata da motivi diversi dallo stato d'ira, come la vendetta o il malanimo, escludendo così la configurabilità dell'attenuante. Il giudice di rinvio dovrà pertanto effettuare un nuovo approfondito esame sulla sussistenza di tale circostanza attenuante, sulla base di una motivazione esaustiva che tenga conto di tutti gli elementi rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1381/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 07/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/02/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Fodaroni, che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione (OMISSIS), avverso la sentenza della Corte d'appello di M…

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