Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16137 del 2 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:16137PEN

Massima

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La concessione delle misure alternative alla detenzione implica un giudizio prognostico sulla rieducazione, il recupero e il reinserimento sociale del condannato, nonché sulla prevenzione del pericolo di reiterazione di reati. Tale valutazione deve essere compiuta in concreto, tenendo conto delle specifiche condizioni che connotano la posizione individuale del singolo condannato e delle diverse opportunità offerte da ciascuna misura secondo il criterio della progressività trattamentale. La motivazione del provvedimento che decide sulla concessione delle misure alternative deve essere adeguatamente rappresentativa di tale valutazione, connotata dai requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità, sui quali può intervenire il sindacato di legittimità. Pertanto, il giudice di merito, nel decidere sulla concessione delle misure alternative, non può fondare il proprio giudizio esclusivamente sulla durata residua della pena da scontare e sulla gravità dei precedenti penali, ma deve altresì valutare l'esito positivo dell'osservazione in carcere e il comportamento successivo ai fatti per i quali è intervenuta la condanna in espiazione, al fine di contemperare le esigenze di recupero del condannato con quelle di prevenzione sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3665/2010 TRIB. SORVEGLIANZA di NAPOLI, del 31/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

lette le conclusioni del PG Dott. E. Delehaye che ha chiesto dichiararsi inammissibilita' il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 31.1.2011 il Tribunale di sorveglianza di Napoli rigettava l'istanza presentata da …

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