Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21256 del 17 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:21256PEN

Massima

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La minaccia grave, anche se non concretamente realizzata, integra il reato di minaccia qualora sia idonea a suscitare nel soggetto passivo un fondato timore per la propria incolumità, indipendentemente dall'effettiva capacità dell'agente di porre in essere la condotta minacciata. Pertanto, la valutazione della gravità della minaccia non può essere limitata alla mera analisi del contenuto letterale della frase pronunciata, ma deve tenere conto di tutte le circostanze del caso concreto, come il contesto in cui la minaccia è stata proferita, il comportamento complessivo dell'agente, il rapporto tra le parti e l'eventuale possesso di armi o altri mezzi idonei a dare concretezza alla minaccia. Inoltre, il tentativo di minaccia grave si configura anche quando l'agente, pur non essendo riuscito a comunicare direttamente la minaccia alla vittima, abbia comunque posto in essere atti idonei e univocamente diretti a realizzarla, come il reperimento di un'arma o il ritorno sul luogo con l'evidente intento di intimidire. In tali ipotesi, il giudice deve valutare complessivamente la condotta dell'agente, senza frammentare artificiosamente i singoli episodi, al fine di ricostruire in modo unitario l'effettiva portata offensiva del comportamento tenuto nei confronti della vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SIRACUSA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 237/2008 TRIB. SEZ. DIST. di AUGUSTA, del 11/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in personali Dott. STABILE Carmine che ha concluso per l'…

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