Consiglio di Stato sentenza n. 1326 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:1326SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria ampia discrezionalità in materia di pianificazione urbanistica, può legittimamente modificare la destinazione d'uso di un'area, anche in assenza di una puntuale motivazione specifica su ogni singola previsione, purché l'atto di pianificazione generale indichi in modo chiaro e sufficiente i criteri e i profili generali che sorreggono le scelte effettuate. Il mero rilascio di condoni edilizi su alcuni manufatti abusivi presenti nell'area non comporta automaticamente il diritto del proprietario a ottenere una diversa destinazione urbanistica, né tantomeno la modifica della normativa urbanistica applicabile, essendo l'istituto del condono finalizzato esclusivamente a sanare la situazione di fatto, senza conferire ulteriori benefici o vantaggi. Inoltre, la mera esistenza di una precedente destinazione più favorevole al proprietario non è di per sé sufficiente a configurare un affidamento qualificato tutelabile, in assenza di specifiche ipotesi tassative previste dalla legge, come il superamento degli standard minimi, i giudicati di annullamento sui dinieghi di titoli edilizi o il silenzio inadempimento, ovvero la presenza di convenzioni o accordi edilizi in atto. Infine, l'inserimento di un'area ai margini del territorio comunale, separata dal centro urbano da infrastrutture e terreni agricoli, non può essere considerato automaticamente all'interno del perimetro del centro abitato, in assenza di elementi probatori convincenti in tal senso.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/03/2017

N. 01326/2017REG.PROV.COLL.

N. 00314/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 314/2010 RG, proposto dai sigg. Umberto, Leandro e Loredana Moretti, dalla sig.ra Marzia Macherelli, nonché dai sigg. Piero, Giovanni e Giancarlo Cavaciocchi, tutti rappresentati e difesi dagli avvocati Mario Ettore Verino e Franco Bruno Campagni, con domicilio eletto in Roma, via B. Tortolini n. 13;

contro

il Comune di Campi Bisenzio (FI), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Gaetano Viciconte, con domicilio eletto in Roma, l.go dei Lombardi n. 4, presso l’avv. Turco;

nei confronti di

Provincia di Firenze e Regione Toscana, in persona dei rispettivi Presidenti
pro tempore
, …

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