Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24495 del 12 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:24495PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In presenza di una causa di estinzione del reato, come la prescrizione, il giudice è tenuto a pronunciare sentenza di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 2, solo quando dagli atti risulti in modo assolutamente non contestabile l'insussistenza del fatto, la sua irrilevanza penale o la non commissione del reato da parte dell'imputato. Diversamente, ove non emerga con evidenza l'innocenza dell'imputato, il giudice deve dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, senza poter pronunciare una sentenza di assoluzione nel merito ai sensi dell'art. 530 c.p.p., comma 2. Tale orientamento, condiviso dalla Corte di Cassazione, si fonda sul tenore letterale dell'art. 129 c.p.p., comma 2 e sul principio affermato dalle Sezioni Unite secondo cui, in presenza di una causa estintiva, l'obbligo di pronunciare sentenza di assoluzione postula che le circostanze idonee ad escludere la sussistenza del fatto, la sua rilevanza penale e la non commissione da parte dell'imputato emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, trattandosi di una mera constatazione e non di un apprezzamento. Ne consegue che l'omesso proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 2 non può essere dedotto come violazione di legge, né il vizio di motivazione è deducibile in sede di legittimità, in quanto l'inevitabile rinvio della causa al giudice di merito dopo l'annullamento sarebbe incompatibile con l'obbligo dell'immediata declaratoria di proscioglimento stabilito dal comma 1 dello stesso articolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. CARMENINI Secondo - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GA. Eu. , n. (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 1 giugno 2005 dalla Corte di appello dell'Aquila;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, sost. Proc. Gen. Dott. ((omissis)), che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;

sentito il difensore avv. …

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