Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42594 del 16 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:42594PEN

Massima

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Il mutamento di orientamento giurisprudenziale, anche a seguito di pronunce delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, non costituisce "ius superveniens" che legittima l'esercizio del potere di revoca del giudicato di condanna da parte del giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 673 c.p.p. Tale disposizione opera soltanto nel caso in cui, a seguito di innovazione legislativa o di declaratoria di incostituzionalità, si verifichi un'ipotesi di abrogazione esplicita o implicita della norma incriminatrice. Pertanto, l'errore del giudice nell'interpretazione della norma penale, nonostante l'intervenuta modifica legislativa, può essere rimediato solo attraverso gli ordinari mezzi di impugnazione previsti per la fase della cognizione, e non in sede esecutiva mediante l'istituto della revoca del provvedimento di cui all'art. 673 c.p.p., il quale trova applicazione soltanto quando l'abrogazione della norma incriminatrice (o la dichiarazione di incostituzionalità della stessa) interviene dopo la decisione del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI GENOVA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 508/2012 GIP TRIBUNALE di GENOVA, del 11/12/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

lette le conclusioni del PG Dott. Stabile Carmine, che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata.

RILEVATO IN FATTO

Con ordinanza in data 11.12.2012 il GIP del Tribunale di Gen…

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