Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4309 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:4309SENT

Massima

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Il condono edilizio di cui alla legge n. 326 del 2003 non è consentito per i manufatti comportanti nuovi volumi nelle zone assoggettate ai vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi ambientali e paesistici, qualora tali vincoli siano stati istituiti prima della esecuzione delle opere abusive e in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio, nonché qualora le opere non siano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici. L'esistenza e l'efficacia del vincolo paesaggistico-ambientale prescinde dalle ulteriori restrizioni imposte dai piani territoriali paesistici, la cui funzione è successiva all'imposizione legislativa del vincolo medesimo. La legge contempla globalmente tutti gli immobili insistenti in area sottoposta a vincoli, senza distinzione tra vincoli di inedificabilità assoluta o relativa, sicché la sussistenza di un vincolo paesaggistico-ambientale costituisce di per sé ragione sufficiente a giustificare il diniego di condono per gli interventi abusivi che hanno comportato un aumento volumetrico, indipendentemente dalla conformità alle prescrizioni urbanistiche. Il mantenimento nel corso del tempo di un'opera abusiva realizza un indebito vantaggio del privato, a danno dell'interesse pubblico all'ordinato assetto del territorio, sicché il ritardo nella definizione della domanda di condono non può ingenerare alcuna situazione tutelabile né determinare la spettanza del risarcimento del danno, essendo ogni rischio inerente al bene realizzato allocato sul soggetto che, pur consapevole della sua abusività, continui a goderne.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/10/2020

N. 04309/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01678/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1678 del 2016, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli alla Salita Pontecorvo n. 86 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Pompei, in persona del legale rappresentante Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell'avvocato ((omissis)) in Napoli alla Via V. Colonna n. 9 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dei provvedimenti del …

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