Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza breve n. 1322 del 2017

ECLI:IT:TARCT:2017:1322SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di revoca di una concessione può essere impugnato dinanzi al giudice amministrativo, il quale, in caso di sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, dichiara l'improcedibilità del ricorso, condannando la parte ricorrente alle spese di giudizio. Il giudice amministrativo, infatti, non può pronunciarsi sulla legittimità del provvedimento di revoca qualora l'interesse del ricorrente risulti venuto meno, ad esempio per l'intervenuto sequestro giudiziario dell'oggetto della concessione revocata. In tali ipotesi, il giudice, pur non potendo esaminare nel merito la legittimità dell'atto impugnato, è comunque tenuto a pronunciarsi sulla questione della sussistenza dell'interesse del ricorrente, dichiarando l'improcedibilità del ricorso e condannando la parte soccombente alle spese di giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/06/2017

N. 01322/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00436/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 436 del 2017, proposto da:
Angioletta Triscari Giacucco e Clelia Bontempo, rappresentate e difese dall'avvocato Stefania Rania, con domicilio eletto presso la Segreteria del Tribunale;

nei confronti di

Comune di Cesarò, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Lucia Noschese, con domicilio eletto presso la Segreteria del Tribunale;

per l'annullamento

della deliberazione della Giunta municipale n. 1 del 2 gennaio 2017 emessa dal Comune di Cesarò e di ogni altro atto e/o provvedimen…

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