Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel declinare la propria giurisdizione, afferma che la cognizione delle controversie aventi ad oggetto provvedimenti adottati dall'amministrazione comunale per la salvaguardia del vincolo di inedificabilità della fascia di rispetto idraulica spetta al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, in quanto tali provvedimenti incidono direttamente sul regolare regime delle acque pubbliche, la cui tutela ha carattere inderogabile in quanto informata alla ragione pubblicistica di assicurare la possibilità di sfruttamento delle acque demaniali e il libero deflusso delle acque scorrenti dei fiumi, torrenti, canali e scolatoi pubblici. Pertanto, il giudice amministrativo ordinario difetta di giurisdizione su tali controversie, le quali devono essere devolute alla cognizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, quale giudice fornito di giurisdizione ai sensi dell'art. 11 del Codice del Processo Amministrativo. Il principio della translatio iudicii consente di salvare gli effetti sostanziali e processuali della domanda, consentendone la riassunzione davanti al giudice competente entro il termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della pronuncia di difetto di giurisdizione.