Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36555 del 13 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:36555PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La minaccia grave, anche se non accompagnata dall'uso effettivo di un'arma, integra il reato di cui all'art. 612 co. 2 c.p. e non è procedibile a querela, in quanto la condotta degli imputati, consistita nel minacciare la vittima di morte rafforzando l'azione con l'uso di un oggetto contundente, è idonea a destare un fondato timore nell'animo della persona offesa. La Corte di Appello, nel motivare adeguatamente la responsabilità degli imputati, ha escluso la tesi difensiva di una presunta volontà mediatrice, rilevando che il comportamento degli stessi integrava la fattispecie della minaccia grave e non era indice di una volontà pacificatoria, come risultante anche dalla deposizione della persona offesa. Inoltre, la Corte ha motivato congruamente il trattamento sanzionatorio, evidenziando il ruolo di ausilio all'azione del fratello svolto da uno degli imputati e la sua partecipazione attiva all'attività minacciosa, nonché la negativa personalità di entrambi, gravati da reiterati e allarmanti precedenti penali, elementi che hanno giustificato il diniego delle attenuanti generiche. Pertanto, la sentenza di condanna è stata correttamente motivata sia in relazione all'accertamento della responsabilità penale che al trattamento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Lui - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ARMANO Ulian - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. CO. GI. , N. IL (OMESSO);

2) D. C. G. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10725/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 07/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/07/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ULIANA ARMANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante, concluso per l'inammissibilita'.<…

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