Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41707 del 10 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:41707PEN

Massima

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Il diritto di critica giornalistica, pur ampiamente riconosciuto, trova un limite nella verità dei fatti posti a fondamento della critica stessa. Pertanto, l'esercizio del diritto di critica non può essere legittimamente invocato quando le affermazioni contenute nell'articolo giornalistico si basano su circostanze di fatto non corrispondenti al vero, anche se presentate con l'intento di esprimere un giudizio critico. Affinché l'esimente del diritto di critica possa operare, è necessario che l'articolista, nel selezionare i fatti rilevanti per illustrare la personalità dei soggetti criticati, non manipoli o rappresenti in modo incompleto le notizie, in modo tale che, pur contenendo un nucleo di verità, l'operazione complessiva stravolga la reale rappresentazione dei fatti. Inoltre, l'accertamento della paternità dell'articolo giornalistico in capo all'imputato costituisce un elemento essenziale dell'addebito, la cui mancanza determina l'annullamento della sentenza di condanna limitatamente agli effetti civili, con rinvio al giudice civile competente per il nuovo esame. Infine, la statuizione sulla concessione e quantificazione di una provvisionale in sede penale non è autonomamente impugnabile con ricorso per cassazione, trattandosi di decisione di natura discrezionale, meramente delibativa e non necessariamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/11/2017 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dichiarati inammissibili;
udito il difensore …

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