Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2734 del 20 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2734PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, essendo stato successivamente abrogato, non può essere più contestato all'imputato, determinando l'annullamento senza rinvio della sentenza limitatamente a tale addebito. Per il residuo reato di minacce, la pena deve essere rideterminata in euro 70,00 di multa, tenuto conto della continuazione già riconosciuta, mentre il risarcimento del danno è liquidato in complessivi euro 400,00, pari alla metà della somma originariamente disposta, in assenza di indicazioni contrarie. L'imputato deve inoltre essere condannato alla refusione delle spese di parte civile, liquidate in complessivi euro 1.500,00, oltre accessori. La motivazione della sentenza di merito in ordine all'attendibilità della persona offesa e al mancato riconoscimento delle attenuanti generiche non è sindacabile in sede di legittimità, in assenza di specifiche censure.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/9/2015 del Tribunale di Ascoli Piceno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa LOY Francesca, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza relativamente all'imputazione di ingiuria e per il rigetto …

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