Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45539 del 9 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45539PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico commesso dal notaio, che attesta falsamente la presenza e la sottoscrizione della persona in calce a una procura speciale, integra il reato di cui agli artt. 476 e 482 c.p., anche qualora il notaio agisca in concorso con il soggetto che ha materialmente apposto la firma. La Corte di Cassazione, nel valutare la legittimità della condanna, ritiene che la motivazione della sentenza di appello sia logica e adeguatamente argomentata, respingendo le doglianze della difesa circa l'inosservanza della legge processuale e la carenza o illogicità della motivazione. In particolare, la Corte afferma che il primo motivo di ricorso è generico e infondato, in quanto le testimonianze non conducono all'esito liberatorio invocato dalla difesa e la Corte di appello ha analizzato attentamente gli esiti probatori a carico dell'imputata. Inoltre, il secondo motivo, interamente incentrato su questioni di fatto, non è ammissibile nel giudizio di legittimità, richiedendo una nuova valutazione degli elementi istruttori, a fronte di una motivazione logica ed aderente al dato processuale. La Corte di Cassazione, pertanto, dichiara inammissibile il ricorso, condannando la ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa per le Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/04/2008 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. GALATI Giovanni, che ha chiesto l'inammissibilita'.

IN FATTO

La Corte d'Appello di Roma ha confermato in data 18.4.2008 la condanna pronunciata …

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