Cassazione penale Sez. III sentenza n. 34937 del 9 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34937PEN

Massima

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In materia di reati in materia di stupefacenti di cui al D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73, la norma ha natura giuridica di fattispecie plurima, per cui il reato è configurabile anche quando il soggetto abbia posto in essere una sola delle condotte ivi previste. Pertanto, deve escludersi il concorso formale di reati quando un unico fatto concreto integri contestualmente più azioni tipiche alternative previste dalla norma, poste in essere senza apprezzabile soluzione di continuità dallo stesso soggetto e aventi come oggetto materiale la medesima sostanza stupefacente. Tuttavia, laddove le contestazioni riguardino distinte quantità di stupefacente, pur relative ad una medesima partita di droga in precedenza illecitamente acquistata e/o detenuta, i fatti delittuosi sono plurimi e concorrono, in quanto ciò che qualifica l'unicità del reato è l'identità dell'oggetto materiale. Pertanto, il reato di cessione di stupefacente non costituisce un post factum non punibile rispetto al reato di detenzione illecita, in quanto integra una distinta fattispecie criminosa espressamente prevista dalla legge, con la quale sussiste un rapporto di specialità, essendo la cessione assorbente della detenzione, salvo che per la parte di stupefacente non oggetto di cessione, per la quale permane il reato di detenzione illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/06/2019 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 13 giugno 2019, la Corte d'appello di Palermo ha respinto…

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