Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11967 del 13 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:11967PEN

Massima

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Il dolo eventuale è configurabile nel delitto di omicidio quando l'agente, pur non avendo la volontà diretta di cagionare la morte della vittima, si sia rappresentato e abbia accettato il rischio concreto e significativo della verificazione dell'evento letale come conseguenza delle proprie azioni violente e sevizianti, poste in essere con finalità predatorie. La prova del dolo eventuale può desumersi da una serie convergente di elementi, quali la lontananza della condotta tenuta da quella doverosa, la personalità e le pregresse esperienze dell'agente, la durata e la ripetizione dell'azione, il comportamento successivo al fatto, il fine della condotta e la compatibilità con esso delle conseguenze collaterali, la probabilità di verificazione dell'evento, le conseguenze negative per l'autore in caso di sua verificazione, il contesto illecito in cui si è svolta l'azione, nonché la possibilità di ritenere che l'agente non si sarebbe trattenuto dalla condotta illecita neppure se avesse avuto contezza della sicura verificazione dell'evento. La diversità di qualificazione giuridica dell'omicidio rispetto ai coimputati, giudicati separatamente, non integra un vizio logico o una contraddittorietà di giudicati, in quanto la valutazione dell'elemento psicologico del reato è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, che può discostarsi dalle statuizioni di altri processi, in assenza di un'oggettiva incompatibilità tra i fatti storici accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G - rel. Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 14/2014 CORTE ASSISE APPELLO di FIRENZE, del 18/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/06/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FILIPPI Paola, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore dell'imputato avv. (OMISSIS) e avv. (OMISSIS), che …

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