Il Sindaco, in qualità di ufficiale di governo, può emanare ordinanze contingibili e urgenti per assicurare la continuità del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, anche in caso di annullamento giurisdizionale della procedura di gara e della relativa aggiudicazione. Tali ordinanze possono imporre al precedente gestore l'esecuzione del servizio agli stessi patti e condizioni del contratto caducato, in quanto necessario a garantire l'interesse pubblico primario della tutela della salute e dell'igiene pubblica. Il Sindaco può successivamente modificare il contenuto di tale ordinanza, sottraendo una parte del servizio (come lo spazzamento e il lavaggio stradale) e affidandolo ad altro soggetto pubblico, qualora riscontri specifiche negligenze nell'esecuzione da parte del precedente gestore e sussistano ragioni di urgenza legate alla tutela della salute pubblica, soprattutto in vista dell'approssimarsi della stagione estiva. Tale provvedimento di modifica non configura una risoluzione parziale del contratto, ma l'individuazione di un diverso ambito di obbligazioni conferite esclusivamente con l'ordinanza contingibile e urgente, senza che ciò comporti una responsabilità patrimoniale dell'Amministrazione per i mancati corrispettivi relativi alla parte di servizio sottratta, in assenza di una condotta antigiuridica e di un affidamento qualificato del gestore alla prosecuzione del servizio globale.