La notifica della citazione all'imputato è valida e non determina nullità assoluta e insanabile ai sensi dell'art. 179 c.p.p. quando, pur essendo stata eseguita in forme diverse da quelle prescritte, risulta idonea a determinare la conoscenza effettiva dell'atto da parte dell'imputato; la nullità assoluta ricorre solo in caso di omissione della notifica o di sua esecuzione in forme inidonee a garantire la conoscenza dell'atto, mentre la violazione delle sole modalità di esecuzione è sanabile ai sensi dell'art. 184 c.p.p.; l'imputato che eccepisce la nullità della notifica deve rappresentare al giudice di non averne avuto conoscenza ed indicare gli elementi che consentano l'accertamento officioso. Il ricorso per cassazione è inammissibile quando l'unico motivo dedotto, consistente nell'eccezione di nullità della notifica, risulta palesemente infondato; in tal caso, ai sensi dell'art. 616 c.p.p., il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, determinata equitativamente in ragione dei motivi dedotti.