La chiusura di una veranda, ai sensi dell'art. 9 della l.r. n. 37/1985 e dell'art. 20 della l.r. n. 4/2003, non comporta di per sé un aumento di superficie utile o di volume, né un mutamento della destinazione d'uso, purché gli interventi realizzati negli spazi così racchiusi siano compatibili con gli usi ammissibili quando tali spazi erano aperti. Tuttavia, eventuali opere strutturali come la realizzazione di tramezzi, la demolizione o costruzione di muri, la dismissione di infissi o l'apertura di finestre, pur se effettuate negli spazi racchiusi dalla veranda, necessitano di un permesso edilizio in quanto non possono essere assimilate tout court agli spazi interni dell'abitazione. In tali casi, il provvedimento sanzionatorio deve essere proporzionato, potendo limitarsi alle sole parti abusive senza travolgere gli interventi residui che in sé soli considerati non sarebbero abusivi.