Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51059 del 20 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:51059PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 è caratterizzato da una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di esclusiva adeguatezza della misura della custodia in carcere, che il giudice è tenuto a valutare concretamente anche in relazione al decorso del tempo tra i fatti contestati e l'adozione della misura. Tuttavia, il pericolo di reiterazione del reato può essere legittimamente desunto dalle modalità delle condotte contestate, anche se risalenti nel tempo, in considerazione del verosimile stabile inserimento dell'indagato nel circuito criminale del traffico di stupefacenti, del ruolo di fiduciario del capo dell'associazione, dell'utilizzo di mezzi tecnologici per eludere le intercettazioni, della pluralità e sistematicità degli episodi di detenzione a fini di cessione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti di diverso tipo, nonché dell'assenza di stabile attività lavorativa. In tali casi, la misura cautelare della custodia in carcere può essere ritenuta l'unica idonea a fronteggiare le esigenze cautelari, anche in presenza di pregresse misure meno afflittive applicate in altri procedimenti per fatti diversi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S - rel. Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. PATERNO' R. Benedetto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza 19/07/2023 del Tribunale di Genova, sezione per il riesame;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GIORGI ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, Avv. (OMISSIS), che ha concl…

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