Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17367 del 23 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17367PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni ai sensi dell'art. 12-sexies della Legge n. 356/1992 può essere disposto anche nei confronti di soggetti terzi rispetto all'indagato, qualora sussistano gravi indizi che dimostrino la disponibilità di fatto di tali beni da parte dell'indagato, a prescindere dalla formale intestazione, in ragione della sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati dall'intestatario, nonché dell'assenza di giustificazione della loro lecita provenienza. In tali casi, il giudice è tenuto a verificare la sussistenza di tali presupposti in relazione a ciascuno dei beni sottoposti a sequestro, anche se intestati a soggetti diversi dall'indagato, senza che sia necessario accertare l'esistenza di specifici atti di disposizione o di ingerenza dell'indagato nella gestione dei beni stessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. POLICHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZI. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 25/09/2008 TRIB. LIBERTA' di BARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. POLICHETTI RENATO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. D'((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)), del Foro di Trani che ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato.

OSSERVA

Zi. Gi. (terzo…

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