Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27996 del 8 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:27996PEN

Massima

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Il peculato e la falsità materiale in atto pubblico commessi da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, quali l'appropriazione indebita di assegni postali e la contraffazione di firme sui registri di consegna, sono reati gravi puniti con pene detentive elevate. Tuttavia, nonostante la fondatezza dell'accusa accertata in sede di merito, tali reati sono soggetti a prescrizione in un termine massimo di 15 anni, decorso il quale l'azione penale non può più essere esercitata, anche in presenza di prove schiaccianti a carico dell'imputato. Il principio di diritto che emerge è che la prescrizione, quale istituto di natura sostanziale, prevale sulle valutazioni di merito circa la responsabilità penale, imponendo l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna quando il termine prescrizionale risulti interamente maturato, indipendentemente dalla gravità dei fatti accertati e dalla solidità del quadro probatorio. Tale principio si applica in modo uniforme a tutti i casi analoghi di reati contro la pubblica amministrazione, a tutela del bilanciamento tra l'esigenza di repressione dei comportamenti illeciti e il principio di ragionevole durata del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. VI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/07/2006 CORTE APPELLO di SALERNO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott.

MILO NICOLA;

udito il P.G. in persona del Dott. Selvaggi Eugenio che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. Pecoraro R. che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO E DIRITTO

La Corte d'Appello di Salerno, c…

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