Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22826 del 29 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:22826PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, quali: l'utilizzo di linguaggio criptico nelle comunicazioni tra gli indagati per indicare lo stupefacente e le relative operazioni di cessione; l'osservazione di incontri e scambi di sostanze tra gli indagati; la disponibilità dimostrata dall'indagato di mettere a disposizione dell'associazione mezzi di trasporto e luoghi di stoccaggio; la promessa di vendere stupefacenti esclusivamente a beneficio del sodalizio, senza alcun guadagno personale; la ricerca di nuovi nascondigli per lo stoccaggio delle sostanze oggetto del traffico. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono integrare gravi indizi di colpevolezza circa la partecipazione dell'indagato all'associazione, anche in assenza di una prova diretta della sua appartenenza formale al sodalizio. Inoltre, la concreta operatività dell'associazione, dimostrata dalla capacità di rimpiazzare i quantitativi sequestrati e i sodali arrestati, può giustificare il giudizio prognostico sulla concreta possibilità che l'indagato, se scarcerato, tornerebbe a delinquere, integrando così le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Mar - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/12/2019 del TRIB. LIBERTA' di VENEZIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MAURA NARDIN;
lette le conclusioni del PG Dott. OLGA MIGNOLO.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Venezia, con ordinanza resa in data 4 dicembre 2019, ha rigettato il ricorso avverso l'ordinanza del G.I.P. Tribunale di Venezia con la quale e' stata applicata ad (OMISSIS) la misura cautelare della custodia in carcere,…

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