Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ambito di un giudizio amministrativo, può dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, anche in assenza delle formalità di cui all'art. 84 del D. Lgs. n. 104/2010, qualora il ricorrente manifesti inequivocabilmente l'intenzione di rinunciare al ricorso, attraverso dichiarazioni o comportamenti univoci successivi alla proposizione del ricorso stesso. In tali casi, il giudice può desumere la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione della causa, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della sola costituzione formale dell'amministrazione resistente. Il Tribunale, inoltre, ordina l'oscuramento delle generalità del ricorrente a tutela dei suoi diritti e della sua dignità, in applicazione della normativa sulla protezione dei dati personali.