Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36193 del 26 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:36193PEN

Massima

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Il reato di diffamazione a mezzo social network sussiste anche quando la persona offesa sia presente virtualmente alla discussione e abbia partecipato replicando alle offese, in quanto l'elemento essenziale è la divulgazione di fatti lesivi della reputazione altrui a un numero indeterminato di persone, a prescindere dalla presenza o meno della vittima. Ai fini della configurabilità del reato di diffamazione, non è necessario che la persona offesa sia assente, essendo sufficiente che le espressioni offensive siano state rese pubbliche e conoscibili da una pluralità di destinatari, anche se la vittima abbia avuto conoscenza e partecipato alla discussione. Ciò in quanto il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice è la reputazione della persona, a prescindere dalla sua effettiva percezione delle offese. Pertanto, la mera partecipazione della persona offesa alla discussione, anche in forma virtuale, non esclude la configurabilità del reato di diffamazione, essendo invece necessario che le espressioni lesive siano state divulgate a un numero indeterminato di soggetti, idonei a conoscerle e a formarne un giudizio negativo sulla vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VISSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduard - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1198/2019 CORTE APPELLO di PERUGIA, del 27/11/2020;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/05/2022 la relazione fatta dal Consigliere Dott. EDUARDO DE GREGORIO;
il Procuratore Generale - ha concluso per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Perugia ha confermato la pronunzia di primo grado nei confronti dell'imputato (OMISSIS) di condanna alla pena di …

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