Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9946 del 17 ottobre 1992

ECLI:IT:CASS:1992:9946PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di interesse privato in atti di ufficio, il concetto di "qualsiasi atto della pubblica amministrazione", sul quale l'autore deve prendere il privato interesse, era inteso in senso ampio, riconducendo ad esso non soltanto l'attività di formazione di un atto amministrativo, ma anche ogni altra attività d'ufficio, capace di produrre effetti giuridici quale volontà della Pubblica Amministrazione. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso, l'imputato aveva affermato che l'abrogato art. 324 cod. pen. richiedeva, per la configurazione del reato, l'esistenza di un "atto qualsiasi della pubblica amministrazione", ancorché invalido. La S.C., invece, ha ritenuto che nel concetto rientrava tutta l'attività consultiva svolta dalla commissione che l'imputato presiedeva e che correttamente, perciò, l'impugnata sentenza aveva ritenuto che la illecita propalazione delle domande e delle risposte e il diverso risultato della prova di concorso, che ne era conseguito, integrassero gli estremi del delitto di cui all'art. 324 abrogato).

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