Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9689 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:9689SENT

Massima

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Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente comporta l'improcedibilità del ricorso amministrativo, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che, qualora il ricorrente perda l'interesse originario all'impugnazione durante il corso del processo, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle ragioni dedotte. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'attualità e la concretezza della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative o di mero accertamento. La compensazione delle spese di lite rappresenta, in tal caso, la naturale conseguenza dell'esito del giudizio, in assenza di una parte soccombente.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/09/2020

N. 09689/2020 REG.PROV.COLL.

N. 02260/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2260 del 2011, proposto da
Ortagri Immobiliare S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via Lutezia, 8;

contro

Anas S.p.a., Ministero dell'Economia e delle Finanze, Agenzia del Demanio, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del dispositivo del Presidente dell'…

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