Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11833 del 15 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11833PEN

Massima

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Il reato di rapina si configura quando l'agente, mediante violenza o minaccia, si impossessa indebitamente di un bene mobile altrui, sottraendolo alla disponibilità della vittima. La valutazione della credibilità della persona offesa e della rilevanza delle fonti di prova è rimessa al giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetto da manifeste contraddizioni o illogicità. Ai fini dell'applicabilità delle circostanze attenuanti generiche, il giudice deve fare riferimento ai parametri di cui all'art. 133 c.p., senza essere tenuto ad esaminare tutti i criteri ivi indicati, essendo sufficiente che specifichi a quale di essi ha inteso fare riferimento per negare o concedere tale beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/12/2016 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ZACCO FRANCA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di Appello di Catania, con la sentenza del 22/12/2016, ha confermato la sentenz…

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