Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9196 del 17 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:9196PEN

Massima

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L'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p. non richiede necessariamente l'espressa menzione di un'associazione di tipo mafioso, ma può essere integrata dalla dimostrazione che il reato sia stato commesso con le modalità tipiche di tali gruppi criminali, sfruttando la capacità intimidatrice derivante dalla notorietà della caratura criminale del gruppo di appartenenza degli agenti. Rilevano a tal fine elementi quali l'aver agito in più persone, il riferimento a precedenti reati commessi con metodi mafiosi, nonché la consapevolezza della persona offesa circa l'appartenenza degli imputati a una famiglia nota per la sua pericolosità. Tali circostanze, se adeguatamente accertate e motivate dal giudice di merito, possono integrare l'aggravante in esame, anche in assenza di minacce esplicite che richiamino l'appartenenza a un'associazione mafiosa. Inoltre, la rideterminazione della pena conseguente al riconoscimento dell'aggravante non integra una violazione del divieto di reformatio in pejus, qualora il giudice di rinvio abbia comunque riconosciuto le attenuanti generiche, ancorché in misura inferiore rispetto alla precedente decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 18/5/2021 dalla Corte di appello di Roma;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Dr. ((omissis));
lette la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Roma, pronunciando a seguito di r…

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