Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48944 del 18 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:48944PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. richiede, oltre alla sussistenza di una struttura organizzativa stabile e gerarchicamente ordinata, la prova della capacità di intimidazione del sodalizio, che deve manifestarsi in concreto nell'ambiente in cui opera, attraverso l'assoggettamento e l'omertà di terzi, non essendo sufficiente la mera adozione di stili di comportamento propri di clan operanti in altre aree geografiche, anche transnazionali. L'accertamento della forza intimidatrice dell'associazione deve essere condotto con riferimento alla sua proiezione esterna, non limitandosi alla dimensione "interna" del gruppo criminale, caratterizzata dalla lotta tra clan rivali e dal controllo economico esercitato attraverso l'estorsione. Pertanto, la riqualificazione del reato di cui all'art. 416-bis c.p. nella fattispecie di associazione per delinquere semplice di cui all'art. 416 c.p. è legittima laddove non emerga la capacità di intimidazione dell'associazione, la quale deve essere accertata in concreto attraverso specifici elementi probatori, non essendo sufficiente la mera notorietà dell'organizzazione criminale o il riferimento normativo all'associazione straniera di stampo mafioso. La partecipazione dell'imputato al sodalizio criminoso può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali la sua investitura formale quale "ladro in legge", la condivisione delle dinamiche e delle vicende del gruppo, la disponibilità a collaborare con gli altri associati e l'adozione di comportamenti rivelatori della sua intraneità all'organizzazione, anche in presenza di condotte elusive della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. Procuratore generale presso la Corte di appello di Bari;
2. (OMISSIS), alias (OMISSIS) nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
avverso la sentenza del 17/07/2015 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Ersilia Calvanese;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo l'accoglimento…

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