Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13573 del 31 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13573PEN

Massima

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Il legittimo esercizio del diritto di critica, anche se espresso con toni pesantemente ingiuriosi, è configurabile quando il nucleo essenziale dei fatti posti a fondamento della critica non risulti travisato o manipolato, la critica sia collocata nell'ambito di una polemica politica e non miri unicamente a denigrare gratuitamente la sfera morale altrui, essendo implicito nel riconoscimento della scriminante il carattere offensivo delle espressioni adoperate. Pertanto, ai fini del legittimo esercizio del diritto di critica, non è necessaria una compiuta informazione circa la natura e lo svolgimento dei fatti posti a fondamento della critica, essendo sufficiente che tali fatti non siano mero frutto di fantasia e vengano richiamati solo per quel tanto che occorre per far capire ai destinatari del messaggio a che cosa ci si riferisce.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso presentato da:

1) PO. DA. N. IL (OMESSO);

contro

2) PO. OS. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 13/03/2007 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DUBOLINO PIETRO;

sentito il Sost. Proc. Gen. Dott. D'AMBROSIO Vito, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso e sentiti per la P.C., l'Avv. il quale ha insistito per l'…

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