Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44128 del 29 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44128PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il ricorso per cassazione fondato su motivi che si risolvono nella mera ripetizione di quelli già dedotti in appello e motivatamente esaminati e disattesi dalla Corte di merito, deve essere dichiarato inammissibile, in quanto tali motivi non assolvono la funzione tipica di critica puntuale della sentenza impugnata. I giudici di merito, infatti, hanno il potere-dovere di ricostruire in modo esaustivo e logicamente coerente la sequenza dei fatti sulla base di un'attenta valutazione dell'intero compendio probatorio, senza che il ricorrente possa proporre una diversa ricostruzione alternativa del fatto storico, se non attraverso una puntuale e specifica censura della motivazione adottata. Inoltre, le doglianze relative agli elementi circostanziali, come l'esclusione della provocazione o la sussistenza di aggravanti, se adeguatamente motivate dai giudici di merito, non possono essere rimesse in discussione in sede di legittimità. Infine, la liquidazione della provvisionale non è impugnabile per cassazione, in quanto provvedimento non definitivo e destinato ad essere travolto dalla successiva liquidazione dell'integrale risarcimento, mentre la sospensione dell'esecuzione della condanna civile può essere richiesta solo in via incidentale, in attesa della decisione del ricorso, e non può essere valutata dopo il passaggio in giudicato della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - rel. Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TO. FA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4227/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 07/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/11/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO Alfonso;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO F.M. che ha concluso per l'inamm.ta'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il Tribunale di Roma condannava …

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