Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10811 del 30 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:10811PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza di merito, deve verificare che il ragionamento seguito dai giudici di appello sia logico, coerente e rispettoso dei canoni di razionalità e completezza, senza poter sindacare le valutazioni di fatto compiute, salvo che non risultino manifestamente illogiche o contraddittorie. In particolare, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella effettuata dai giudici di merito, i quali godono di un ampio margine di discrezionalità nell'apprezzamento della prova, purché la motivazione sia congrua e non contraddittoria. Inoltre, il giudice di legittimità deve verificare che il giudice di merito abbia adeguatamente considerato e valutato tutte le risultanze istruttorie, senza omettere di esaminare elementi di prova rilevanti ai fini della decisione. Infine, il giudice di legittimità deve accertare che la motivazione della sentenza di merito sia logica, coerente e rispettosa dei canoni di razionalità, senza poter sindacare le valutazioni di fatto compiute, salvo che non risultino manifestamente illogiche o contraddittorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/11/2018 della Corte di assise di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere BINENTI Roberto;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LOY ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di assise di appello di Milano, con la sentenza indicata in epi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.