Il rilascio di un nulla osta per la realizzazione di un accesso stradale da parte dell'ente proprietario della strada è subordinato al rispetto delle distanze minime tra gli accessi previste dalla normativa di settore, in particolare dall'art. 45, comma 3, del regolamento di esecuzione del Codice della strada. Pertanto, il diniego di nulla osta motivato sulla base della sussistenza di altri accessi a distanza inferiore a quella prescritta è legittimo, in quanto l'amministrazione è tenuta a verificare la conformità dell'opera richiesta alle disposizioni che disciplinano gli accessi sulle strade extraurbane secondarie. L'obbligo di motivazione del provvedimento di diniego è adempiuto attraverso il richiamo alle pertinenti norme di legge e regolamento, nonché all'indicazione del parere tecnico negativo espresso dall'ufficio competente, senza che sia necessaria un'analitica confutazione di tutte le argomentazioni addotte dall'istante. Inoltre, la comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, configura un atto endoprocedimentale non autonomamente impugnabile, in quanto il provvedimento finale può recepire le eventuali osservazioni dell'interessato.