Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42913 del 28 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42913PEN

Massima

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Il contributo partecipativo dell'imputato all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunto dalla ricorrenza di acquisti di consistenti partite di droga, effettuati a credito e attraverso un collaudato sistema operativo, che dimostrano l'esistenza di un accordo programmatico e di una durevole comunanza di scopo, volta all'immissione di stupefacenti sul mercato del consumo, a prescindere dalla diversità degli scopi personali e degli utili che i singoli partecipi si propongono di ottenere dallo svolgimento dell'attività criminale, nonché dalla mancata conoscenza, da parte dell'imputato, della composizione della compagine associativa. Infatti, ai fini della configurabilità del reato associativo, non è necessaria la prova di un diretto interfacciarsi dell'imputato con l'intera compagine associativa, essendo sufficiente l'accertamento di un rapporto stabile e fiduciario con alcuni dei sodali, come dimostrato dalle modalità di acquisto e pagamento della droga. Pertanto, la ricorrenza di acquisti reiterati e continuativi di sostanze stupefacenti, anche se limitati a pochi soggetti, può integrare il contributo partecipativo dell'imputato all'associazione per delinquere, a prescindere dalla durata complessiva del suo coinvolgimento, purché tale contributo sia caratterizzato da stabilità e sistematicità, tali da dimostrare l'esistenza di un accordo programmatico e di una condivisione degli scopi criminosi dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/02/2017 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GIORDANO EMILIA ANNA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa LOY MARIA FRANCESCA che ha concluso chiedendo dichiarare l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Salerno, con la sentenza indicata in epigrafe, h…

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