Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza breve n. 48 del 2016

ECLI:IT:TARCZ:2016:48SENB

Massima

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Il Comune, pur essendo formalmente competente a revocare le autorizzazioni commerciali da esso rilasciate per motivi di ordine pubblico, non può compiere autonome valutazioni su tale interesse, essendo vincolato dalla richiesta in tal senso dell'Autorità di pubblica sicurezza, preposta istituzionalmente alla tutela dell'ordine pubblico. Tale assetto normativo, previsto dagli artt. 100 del R.D. n. 773/1931 (T.U.L.P.S.) e 19 del D.P.R. n. 616/1977, trova la sua ratio nella necessità di una leale collaborazione tra amministrazioni preposte alla cura di diversi interessi, nonché nella considerazione che la revoca di un'autorizzazione commerciale, in quanto atto contrario a quello originario, debba provenire dall'autorità che l'ha rilasciata. Pertanto, l'esercizio del potere discrezionale attribuito all'amministrazione di revocare l'autorizzazione per motivi di ordine pubblico, pur non essendo immune dal sindacato giurisdizionale, risulta correttamente esercitato laddove si fondi su elementi concreti e specifici, come la reiterata presenza nell'esercizio commerciale di soggetti gravati da precedenti di polizia per reati di associazione mafiosa, droga, armi, usura ed estorsione, nonché i collegamenti del titolare dell'attività con persone pregiudicate. In tali ipotesi, il Comune è tenuto a recepire la richiesta vincolante di revoca proveniente dall'Autorità di pubblica sicurezza, senza poter compiere autonome valutazioni, essendo la tutela dell'ordine pubblico rimessa in via esclusiva a quest'ultima.

Sentenza completa

N. 02064/2015
REG.RIC.

N. 00048/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02064/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 60 c.p.a.;
sul ricorso numero di registro generale 2064 del 2015, proposto da:
Antonietta Bagnato, rappresentata e difesa dall'avv. Oreste Morcavallo, domiciliata presso la Segreteria di questo Tribunale Amministrativo Regionale, in Catanzaro, alla via De Gasperi, n. 76/B;

contro

Comune di Limbadi, in persona del suo Sindaco in carica;
Ministero dell’Interno, in persona del Ministro in carica, e Prefettura - U.T.G. di Vibo Valentia, in persona del Prefetto in carica, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro, domiciliati presso gli Uffici di questa, in Catanzaro, alla via…

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