Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2575 del 2019

ECLI:IT:TARMI:2019:2575SENT

Massima

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Il provvedimento di rilascio di un alloggio di edilizia residenziale pubblica (ERP) intimato all'occupante senza titolo può essere legittimamente annullato dall'autorità giurisdizionale competente qualora l'occupazione sia stata determinata da una situazione di effettiva necessità abitativa e di grave disagio sociale del soggetto interessato, non altrimenti risolvibile. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a valutare con particolare attenzione le condizioni personali e familiari del ricorrente, al fine di accertare la sussistenza di un concreto e attuale stato di bisogno che giustifichi il mantenimento dell'occupazione abusiva, in deroga al principio generale di tutela della proprietà pubblica. Ciò in quanto il diritto all'abitazione, quale espressione del più ampio diritto alla casa, costituisce un diritto fondamentale della persona, la cui tutela deve essere assicurata anche in favore di soggetti privi di mezzi, attraverso l'adozione di idonee misure di sostegno e di assistenza da parte delle autorità competenti. Il giudice, pertanto, nel dichiarare l'annullamento del provvedimento di rilascio, può disporre la permanenza temporanea dell'occupante nell'alloggio, al fine di consentire l'adozione di adeguate soluzioni abitative alternative, in un'ottica di bilanciamento tra il diritto di proprietà dell'ente pubblico e il diritto all'abitazione del soggetto in stato di bisogno. Tale soluzione, peraltro, risulta conforme ai principi di proporzionalità e ragionevolezza che devono informare l'azione amministrativa, evitando di determinare situazioni di grave pregiudizio per l'occupante privo di mezzi.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/12/2019

N. 02575/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00531/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 531 del 2019, proposto da
Marasco Maria Rosaria, rappresentata e difesa dall’avv. Andrea Barra, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso la Segreteria Generale del T.A.R., in Milano, via F. Corridoni n. 39;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Antonello Mandarano, Elisabetta D’Auria, Angela Bartolomeo, Anna Maria Moramarco, Annalisa Pelucchi e Claudio Colombo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso gli uffici dell’Avvocatura comunale, in Mila…

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