Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33319 del 30 agosto 2024

ECLI:IT:CASS:2024:33319PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della conferma di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice sulla base di una prognosi fondata su elementi concreti desunti dall'analisi della personalità dell'indagato, dalle modalità del fatto per cui si procede e dal contesto socio-ambientale in cui egli verrà a trovarsi ove non sottoposto a misura, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere, essendo sufficiente la probabilità, anche se non imminente, della commissione di ulteriori reati della stessa specie. Il mero decorso del tempo dalla commissione del fatto o dall'applicazione della misura non è di per sé decisivo ai fini della revoca o sostituzione della misura, dovendo essere accompagnato da altri elementi positivi idonei a corrodere gli indizi posti a base del ravvisato pericolo. Pertanto, il giudice deve valutare complessivamente tutti i fattori sopravvenuti, anche quelli già acquisiti ma non considerati in precedenza, al fine di verificare se il quadro originario si sia modificato in modo tale da rendere non più attuale il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Relatore

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. TORIELLO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ne.Lu., nato a V in data (omissis);
avverso l'ordinanza del 22/01/2024 del Tribunale di Torino in funzione di riesame;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, L. Tampieri, che ha chiesto l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale di Torino in funzione di riesame, ha rigettato l'appello, proposto ex art. 310 cod. proc. pen., nell'interesse di Ne.Lu. avverso l'ordinanza …

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