Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17159 del 26 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17159PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia ex art. 572 c.p. si configura quando la condotta abituale dell'agente, caratterizzata da una pluralità di atti di violenza fisica e morale, cagiona un perdurante stato di sofferenza e di assoggettamento della vittima, tale da compromettere gravemente l'equilibrio psico-fisico della stessa. L'abitualità della condotta non richiede necessariamente una frequenza quotidiana o settimanale degli episodi, essendo sufficiente che essi si verifichino con una certa regolarità e sistematicità, così da creare una situazione di prevaricazione e sopraffazione del soggetto attivo nei confronti del soggetto passivo. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la vittima subisca lesioni fisiche di particolare gravità, essendo sufficiente che la condotta dell'agente determini un perdurante stato di sofferenza e di assoggettamento, tale da compromettere gravemente l'equilibrio psico-fisico della stessa. Inoltre, il reato di maltrattamenti in famiglia può essere integrato anche da condotte che non comportino necessariamente l'uso della violenza fisica, ma che si concretizzino in reiterate angherie, sopraffazioni e privazioni tali da cagionare un perdurante stato di sofferenza morale e psicologica nella vittima. Infine, ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la vittima subisca lesioni fisiche di particolare gravità, essendo sufficiente che la condotta dell'agente determini un perdurante stato di sofferenza e di assoggettamento, tale da compromettere gravemente l'equilibrio psico-fisico della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 209/2014 CORTE APPELLO di SALERNO, del 16/01/2015;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Uditi i difensori:
Avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
Avv. (OMISSIS) per la parte c…

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