Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14770 del 13 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14770PEN

Massima

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Il vincolo associativo finalizzato al traffico illecito di sostanze stupefacenti può essere integrato dalla costante disponibilità all'acquisto di stupefacenti, anche in assenza di una formale investitura, purché il contributo dell'agente risulti funzionale all'esistenza stessa dell'associazione in un dato momento storico e vi sia la consapevolezza e volontà di farne parte e di contribuire al suo mantenimento. La prova del vincolo associativo può essere data anche attraverso l'accertamento di facta concludentia, quali i contatti continui tra gli spacciatori, i beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative utilizzate, la commissione di reati rientranti nel programma criminoso e le loro specifiche modalità esecutive. Per la configurabilità dell'associazione dedita al narcotraffico non è richiesta la conoscenza reciproca fra tutti gli associati, essendo sufficiente la consapevolezza e la volontà di partecipare, assieme ad almeno altre due persone aventi la stessa consapevolezza e volontà, ad una società criminosa strutturata e finalizzata secondo lo schema legale. Ai fini della scelta della misura cautelare, la presunzione di adeguatezza della custodia in carcere per il delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere superata solo quando, in relazione al caso concreto, siano acquisiti elementi specifici dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/09/2019 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 6 settembre 2019, il Tribunale di Reggio Calabria ha respinto …

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