Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4512 del 2 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:4512PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, si appropria indebitamente di denaro o altra cosa mobile altrui, integra il reato di peculato, aggravato dalla circostanza di aver commesso il fatto in danno di un ente pubblico di cui il colpevole faceva parte, anche se non era alle dirette dipendenze di tale ente ma solo in regime di locazione della struttura sanitaria. In tali casi, il giudice, nel valutare la gravità del fatto, deve tenere conto della posizione di garanzia e di affidamento ricoperta dal pubblico ufficiale nei confronti dell'ente pubblico danneggiato, nonché dell'abuso della sua qualità e dei suoi poteri, che comportano un maggior disvalore del fatto e una più intensa lesione del bene giuridico tutelato. Pertanto, la condanna del pubblico ufficiale per il reato di peculato aggravato è pienamente legittima, con conseguente obbligo di risarcimento del danno in favore dell'ente pubblico offeso, indipendentemente dal rapporto di lavoro formale intercorrente tra il colpevole e l'ente stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Frances - rel. Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1198/2009 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 28/09/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/01/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. G. MAZZOTTA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore della PC Avv.…

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