Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6300 del 16 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:6300PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti può essere desunta anche dalla commissione di singoli episodi criminosi, purché tali condotte, per le loro connotazioni, siano in grado di attestare un ruolo specifico della persona, funzionale all'associazione, alle sue dinamiche operative e di crescita criminale, espressione non occasionale della adesione al sodalizio criminoso e alle sue sorti, con la coscienza e volontà dell'autore di farne parte contribuendo al suo illecito sviluppo. In tal senso, il coinvolgimento dell'indagato nell'associazione può essere dedotto dalla piana considerazione delle conversazioni intercettate, dalle quali emerga il suo ruolo di fornitore sistematico di sostanze stupefacenti al gruppo criminale, la discussione sulla qualità e sul prezzo della droga, nonché il suo intervento presso i debitori del clan per cessioni non saldate e la sua attività di istruttore nel trattamento della droga per la formazione delle dosi da cedere agli acquirenti. Tali elementi fattuali, sintomatici della operatività dell'associazione contestata, ben possono rivelare la prova del vincolo associativo, desumendosi la continuità temporale del legame criminale dalle modalità esecutive dei reati-fine, dai rapporti tra gli autori, dalla ripartizione dei ruoli in vista del raggiungimento di un comune obiettivo, dall'esistenza di una struttura organizzativa, più o meno complessa e sofisticata, indicativa della stabilità del vincolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 345/2011 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 31/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

sentite le conclusioni del PG Dott. MONTAGNA Alfredo il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

La Corte:

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Con ordinanza …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.