L'inottemperanza all'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, accertata successivamente all'entrata in vigore della disposizione di cui all'art. 31, comma 4-bis, del d.P.R. n. 380/2001, introdotta dalla legge n. 164/2014, comporta l'applicazione della relativa sanzione pecuniaria, a prescindere dal momento in cui è stata adottata l'originaria ordinanza di demolizione, purché l'accertamento dell'inottemperanza sia avvenuto durante il periodo di vigenza della nuova previsione normativa. Ciò in quanto il comportamento inottemperante cessa solo al momento in cui l'ordine di demolizione diviene giuridicamente o fattualmente impossibile da eseguire, circostanza che si verifica con la perdita della titolarità del bene da parte del privato, certificata formalmente alla data di accertamento dell'inottemperanza. Pertanto, la sanzione pecuniaria prevista dalla norma sopravvenuta può essere legittimamente irrogata anche per inottemperanze verificatesi anteriormente alla sua entrata in vigore, purché l'accertamento formale dell'inadempimento sia successivo.