Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32226 del 22 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32226PEN

Massima

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La dichiarazione di incostituzionalità di una norma penale sostanziale determina la cessazione di efficacia della norma stessa fin dall'origine, con conseguente obbligo per il giudice dell'esecuzione di non applicarla, salvo che il rapporto esecutivo risulti definitivamente esaurito. Pertanto, qualora la pena sia stata irrogata sulla base di una norma successivamente dichiarata incostituzionale, il giudice dell'esecuzione è tenuto a rideterminare la pena in base alla disciplina previgente, anche nel caso in cui la stessa rientri nella nuova cornice edittale applicabile, applicando i criteri di cui agli articoli 132 e 133 c.p. Ciò al fine di assicurare la conformità della pena alla Costituzione, non essendo tollerabile che uno Stato di diritto assista inerte all'esecuzione di pene non conformi alla Carta fondamentale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso decreto n. 16/2014 GUP TRIBUNALE di FROSINONE, del 17/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

lette le conclusioni del PG Dott. S. Spinaci, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

RITENUTO IN FATTO

1. Con provvedimento adottato de plano il 17 marzo 2014 il G.U.P. del Tribunale di Frosinone, in funzione di giudice dell'esecuzione, dichiarava …

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