Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14514 del 2 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:14514PEN

Massima

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La remissione tacita della querela, ai sensi dell'art. 152 c.p., non può essere desunta dalla sola mancata comparizione del querelante all'udienza, nonostante l'avviso previamente notificatogli con l'avvertimento che la sua assenza sarebbe stata interpretata come remissione tacita. Il comportamento processuale del querelante, infatti, non può costituire espressione dell'intento di rimettere l'istanza punitiva, in quanto il querelante non ha l'obbligo di comparire e la legge non ricollega alla sua assenza tale conseguenza. La remissione tacita della querela è prevista solo con riguardo alla remissione extraprocessuale, la quale deve risultare da fatti del tutto inequivoci e incompatibili con la volontà di persistere nella richiesta di punizione del colpevole. Pertanto, la sola mancata presentazione all'udienza del querelante non può essere ritenuta come remissione tacita della querela, in conformità all'orientamento consolidato della giurisprudenza di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDE Raffaello - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di NAPOLI;

nei confronti di:

1) DE. AN. AN. N. IL (OMESSO);

2) DE. AN. FR. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/04/2008 GIUDICE DI PACE di PIGNATARO MAGGIORE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udito il Procuratore Generale presso questa Corte in persona del Dott. ((omissi…

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