Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32397 del 5 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32397PEN

Massima

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Il provvedimento amministrativo di rimpatrio con foglio di via obbligatorio, emesso dal Questore ai sensi del Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 2, costituisce un atto caratterizzato da ampia discrezionalità, la cui legittimità deve essere attentamente valutata dal giudice penale chiamato a conoscere della violazione del divieto di rientro. Tale valutazione deve riguardare non solo la competenza e la forma dell'atto, ma anche la sua motivazione in ordine alla sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto previsti dalla legge, in particolare l'appartenenza del destinatario ad una delle categorie di persone pericolose indicate nel Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 1, comma 1, lettere a), b) e c). Il giudice penale non può sostituirsi all'autorità amministrativa nella valutazione della pericolosità del soggetto, ma deve verificare la legittimità del provvedimento, accertando la presenza di una motivazione adeguata e congrua rispetto ai requisiti normativi. Qualora ritenga il provvedimento illegittimo per carenza di motivazione o per mancanza dei presupposti di fatto e di diritto, il giudice deve disapplicarlo, con le conseguenti ricadute sull'accertamento della responsabilità penale. In particolare, per l'applicazione della misura di prevenzione di cui all'articolo 1, comma 1, lettera c) del Decreto Legislativo n. 159 del 2011 (già articolo 1, n. 3 della L. n. 1423 del 1956), non è sufficiente il mero esercizio dell'attività di prostituzione o la presenza in luoghi pubblici in atteggiamenti ritenuti scandalosi, ma è necessario che il comportamento del soggetto sia concretamente riconducibile alla commissione di reati che offendano o mettano in pericolo l'integrità fisica o morale dei minori, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica. Il giudizio di pericolosità deve fondarsi su elementi di fatto specifici e non su mere presunzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1535/2013 CORTE APPELLO di ANCONA, del 09/10/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/03/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO SIANI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANGELILLIS Ciro che ha concluso per il rigetto del ricorso, con l'emissione delle statuizioni consequenziali.
Udito il difensore avv. (OMISSIS) la quale ha concluso per l'accoglimento del r…

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