Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25195 del 2 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25195PEN

Massima

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Il sequestro preventivo e la successiva confisca dei beni patrimoniali previsti dall'art. 12-sexies del D.L. n. 306/1992 non richiedono l'accertamento di un nesso eziologico tra i reati tassativamente enunciati nella norma e i beni oggetto della misura cautelare reale, essendo sufficiente l'esistenza di un vincolo pertinenziale, di significato peculiare e più ampio, tra il bene e l'attività delittuosa facente capo al soggetto, connotato dalla mancanza di giustificazione circa la legittima provenienza del patrimonio nel possesso del soggetto nei confronti del quale sia stata pronunciata condanna o sia stata disposta l'applicazione della pena. Pertanto, il giudice può disporre il sequestro preventivo di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica svolta dall'indagato, anche in assenza di un nesso di pertinenzialità tra tali beni e i reati per cui si procede, purché risulti il fumus della loro illecita provenienza. La motivazione del provvedimento di sequestro preventivo è adeguata e conforme a legge quando, sulla base di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, evidenzi la sproporzione tra il valore dei beni e la capacità reddituale del soggetto, confutando le argomentazioni addotte dalla difesa per giustificarne la legittima provenienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. GI. Vi. N. (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2440/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI del 14/12/2009;

sentita la relazione fatta in Camera di Consiglio dal Consigliere Dott. Piero SAVANI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. Gioacchino IZZO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore.

IN FATTO E DIRITTO

Con ordinanza emessa dal Giudice delle Indagini preliminari del Tribunale di Napoli il 26 ottobre 2009,…

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