Il sequestro di persona a scopo di estorsione è un reato grave che comporta la privazione della libertà personale della vittima al fine di ottenere un riscatto in denaro. Ai fini della configurabilità del reato, è necessario che l'imputato abbia fornito un contributo causale rilevante all'attività di sequestro, con consapevolezza dello scopo estorsivo. Tuttavia, la mera partecipazione materiale al sequestro non è sufficiente a escludere l'applicazione della diminuente di cui all'art. 116 c.p., qualora l'imputato non abbia avuto effettiva consapevolezza dell'intento estorsivo. Inoltre, la prova della consapevolezza dell'imputato circa lo scopo estorsivo del sequestro deve essere raggiunta attraverso un'attenta valutazione di tutti gli elementi di prova, senza operare salti logici o travisamenti. In particolare, la sola circostanza che l'imputato abbia partecipato a una telefonata di richiesta di riscatto non è di per sé sufficiente a dimostrare la sua piena consapevolezza dello scopo estorsivo, qualora emergano elementi che possano mettere in dubbio tale attribuzione.