Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 56975 del 18 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:56975PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando l'agente pone in essere una pluralità di condotte, anche non necessariamente delittuose, che determinano sofferenze fisiche o morali alla vittima, in modo abituale e reiterato, anche se per un limitato periodo di tempo, essendo sufficiente la ripetitività degli atti vessatori e mortificanti, idonei a ledere l'integrità fisica e morale della persona offesa. L'elemento soggettivo del dolo abituale, necessario per la configurabilità del reato, sussiste quando l'agente abbia la consapevolezza e la volontà di persistere in un atteggiamento prevaricatore e oppressivo, idoneo a ledere la personalità della vittima, anche in assenza di una specifica programmazione dell'attività delittuosa. Il perdurante rapporto di convivenza, anche se non continuativo, può essere desunto dalla circostanza che l'imputato sia stato sempre accolto nell'abitazione della persona offesa, in virtù del pregresso vincolo sentimentale, ove ha continuato a perpetrare la condotta violenta fino all'applicazione di un provvedimento cautelare. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato, sia oggettivi che soggettivi, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione, se congruamente e logicamente argomentata, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirel - Rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS)
avverso la sentenza del 14/11/2017 della Corte di appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Genova con sentenza in data 14/11/2017 in parziale riforma de…

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