Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16390 del 16 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:16390PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni ritenuti riferibili a soggetti socialmente pericolosi, anche se formalmente intestati a terzi, è legittimo quando risulti la mancanza di giustificazione della loro provenienza lecita, in ragione della sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati, nonché dell'inattendibilità della documentazione prodotta a sostegno della loro acquisizione. La pericolosità sociale del soggetto, accertata in sede di prevenzione, può essere ritenuta cessata solo quando risulti effettivamente superata, senza che sia possibile farla retroagire a un momento anteriore, in assenza di elementi che ne comprovino l'effettiva cessazione. Il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito le valutazioni probatorie compiute dal giudice di merito, se adeguatamente motivate, essendo preclusa una diversa interpretazione del significato probatorio delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
avverso il decreto del 19/06/2018 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MANTOVANO ALFREDO;
sentite le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE di APPELLO di NAPOLI, con decreto in data 19/06/2018, in parziale riforma del decreto del TRIBUNALE di NAPOLI-sez. misure di prevenzione in data 2/10/2012, revocava la misura di prevenzione della sorveglianza special…

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