Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28948 del 17 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28948PEN

Massima

Il reato di minaccia si configura quando la condotta dell'agente, valutata ex ante in base a un criterio medio e alle circostanze del caso concreto, sia potenzialmente idonea a incidere sulla libertà morale del soggetto passivo, a prescindere dall'effettivo verificarsi di un concreto stato di intimidazione in capo alla persona offesa. Il reato di minaccia è pertanto un reato di pericolo astratto, che non richiede la prova dell'effettivo timore provato dalla vittima, essendo sufficiente l'idoneità della condotta minacciosa a suscitare tale effetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI FIRENZE;

nei confronti di:

(OMISSIS) (ANCHE P.C.N.) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso la sentenza n. 41/2007 GIUDICE DI PACE di LIVORNO, del 14/01/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost. proc. gen. dott. Cedrangolo O. che h…

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